
E arrivi al punto che lo inizi a capire. Stai soffocando. Ti lasci morire. Ininterrotamente e. Come sempre. Bellissima. Fottutamente. Bellissima.
Lasciatemi. Derubatemi e datemi in pasto alle bestie. No. Non è vero, non devo andare avanti per gli altri, sono stanca;
Ma la cipria maschera tutto. Bimba, sei stupenda. Non è vero.
...E cominci ad odiarti.. a mascherare nel nulla il tuo vuoto. Ti senti grumo e poi stella e poi buco. Carnefice e vittima. Mi hai violato l'anima, ora, violami il viso. Autodistruzione. Non sopporto più i tuoi tratti perfetti, Riflesso. Sei turbamento. Dammi al mostruoso. Accarezzami.
Mi avvicino allo specchio. Sei gelida. Accarezzami.
Al buio mi piego. Me genuflessa davanti allo specchio. Specchio, rifletti. Adesso che mi guardi, rifletti. Il rossetto consumato da troppi baci. Ogni segreto è troppo grande. S’annulla. Ogni bacio come un sasso in uno stagno.. onda di brividi che s’apre e si disperde.
Assapora la rabbia.
Mantieni il controllo.
Sorridi.
Lo vedi? sanguino... ma nel mio sangue, Riflesso, non penetri. non riesci a toccare... non riesci a toccarmi, a sporcarti di me.
E cosÏ ci guardiamo rialzarci e sorridere. Sempre più giù. Sempre più strette. Non possiamo sentirci. Sono queste, le porte della percezione? Aprile. Murate. Stringo i denti. Che cosa siamo, se non di fanciulle siamesi alienazioni diverse?
E adesso bastardo, rifletti.
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