GlamO'drama # quanto ero emo da ragazzina


Tramortisco l’incostanza del mi tenero cuore mortificato da lacci bondage tessuti a prigione di carne, affinché mai, mai mi liberassi dalle tue piccole mani bianche. Il cielo nero schiaccia la cassa toracica nella quale sono sepolta. Graviti in questo cielo come gas tossico e m’impregni il fegato gonfio e i bronchi e lo stomaco, confluendo nel cervello in flussi d’allucinazione. Sventrare t’ispira sesso o massacro? Mi sezioni con perfezione chirurgica e poi componi i pezzi in nuove forme: la proiezione del desiderio è un prisma organico che non mi somiglia e scopi con violenza. Sei un uomo o una donna? La mia febbre vomita anatomie corrotte. Il tuo nome è ghiaccio sul mio seno. Il tuo nome è una pistola nella mia gola. Gli angeli sanno e mi additano dai loro palchi. Premi il tuo cazzo su di me, mentre m’abbracci non teneramente. Il tuo cazzo è la pistola nella mia gola. M’hai rubato dall’altare e io t’ho seguito. M’hai indicato il dolore e io l’ho leccato. Nell’angolo della mia cella a cosce chiuse cullo la tua assenza. Only theatre of pain a ripetizione. I’m so tired…
Amami o premi il grilletto.

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