GlamO'drama # scars
Dicono che quella farfalla sia io. Dicono che se l'avessero lasciata andare sarebbe morta su una foglia prima dell'indomani. Io lo so che a mente lucida nessuno si ricorderà più niente. Le mie labbra sono sconosciute come un oracolo. Ti volti e mi dici grazie e te ne vai. Io ti dico resta, uomo senza volto, tu dici ancora mille volte grazie e te ne vai. Io ti dico sei cattivo uomo senza volto. Sei spietatamente cattivo uomo senza volto.
Sono nata con mezzo cuore perchè l'altra metà era un puntaspilli. Il mio corpo è rimasto un bozzolo, il prolungamento a sostegno del mio cranio. Il mio cuore è rimasto un bozzolo in fondo allo stomaco dove ogni tanto qualche lacrima, cade. Questo letto è così familiare che riesco quasi a sentire un odore che non sia il mio, che non sia di fresco, che possa annusare su altre pelli. Io perdo pelli come serpi e non mi evolvo. Io sono sempreverme ed annuso il mio bagliore. Annuso come un animale la follia di questo letto sterile.
Mamma, tu non sai. Tu non mi vedi se non nell'antologia dei tuoi incidenti. Tu non conosci il mio viso. Io sono tridimensionale, mamma, ed ora se non mi facesse male la testa ti griderei di venirmi a cullare nel giaciglio del verme. Ovunque tu sia, mamma. Ovunque. Tutte le ferite si rimarginano, dicono, ma non è vero. Le cicatrici hanno cambiato la fisionomia del mio cuore. Lo modello come un grumo di argilla e mi accorgo che tutto ritorna com'è, ogni grinza, ogni lesione. Sono i miei ospiti.
[...]
...e sognavo, sognavo...Non so più se mi manca il sogno, o se lo maledico. Caro uomo senza volto, guardami in faccia mentre te ne vai. Gli addii sono semplici quando le persone non si guardano. E tu, quale uomo sei? quale donna? Dimmi se portavi una frusta od un fiore. Tante volte incrocerai i miei occhi quante non mi vedrai. Io sono la piccola bambola senza grazia esibita coi porci, sono la bimba tagliata a misura di mostro. Dicono sia una questione di ali. Hanno dimenticato di crescere e così dovrei aspettare quel volo ancora e ancora. Pendo dalle labbra del mio sonno. E se ti dico vattene ti volti e mi dici ancora, e se ti dico resta, dici mille e mille volte grazie e te ne vai. E se ti dico esisti ti spaventi e scappi, ed io qui non posso seguirti da questo giaciglio di carne e tu non hai nome. E se ti dico guardami, scompari.
Sono nata con mezzo cuore perchè l'altra metà era un puntaspilli. Il mio corpo è rimasto un bozzolo, il prolungamento a sostegno del mio cranio. Il mio cuore è rimasto un bozzolo in fondo allo stomaco dove ogni tanto qualche lacrima, cade. Questo letto è così familiare che riesco quasi a sentire un odore che non sia il mio, che non sia di fresco, che possa annusare su altre pelli. Io perdo pelli come serpi e non mi evolvo. Io sono sempreverme ed annuso il mio bagliore. Annuso come un animale la follia di questo letto sterile.
Mamma, tu non sai. Tu non mi vedi se non nell'antologia dei tuoi incidenti. Tu non conosci il mio viso. Io sono tridimensionale, mamma, ed ora se non mi facesse male la testa ti griderei di venirmi a cullare nel giaciglio del verme. Ovunque tu sia, mamma. Ovunque. Tutte le ferite si rimarginano, dicono, ma non è vero. Le cicatrici hanno cambiato la fisionomia del mio cuore. Lo modello come un grumo di argilla e mi accorgo che tutto ritorna com'è, ogni grinza, ogni lesione. Sono i miei ospiti.
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...e sognavo, sognavo...Non so più se mi manca il sogno, o se lo maledico. Caro uomo senza volto, guardami in faccia mentre te ne vai. Gli addii sono semplici quando le persone non si guardano. E tu, quale uomo sei? quale donna? Dimmi se portavi una frusta od un fiore. Tante volte incrocerai i miei occhi quante non mi vedrai. Io sono la piccola bambola senza grazia esibita coi porci, sono la bimba tagliata a misura di mostro. Dicono sia una questione di ali. Hanno dimenticato di crescere e così dovrei aspettare quel volo ancora e ancora. Pendo dalle labbra del mio sonno. E se ti dico vattene ti volti e mi dici ancora, e se ti dico resta, dici mille e mille volte grazie e te ne vai. E se ti dico esisti ti spaventi e scappi, ed io qui non posso seguirti da questo giaciglio di carne e tu non hai nome. E se ti dico guardami, scompari.
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