GlamO'drama #2



Rew.
Riavvolgi tutto.
Comincia dall'inizio.
Incursioni da overdose permanente in pink alle fragole urlante Cherry soft Cherry soft. Ho gli occhi stanchi. Disintegro i contorni. Dita sudate. Disintegro i profili. Sgranami gli occhi e componi pezzi di carne di collage organico bene assortito. Stampa lo sguardo in serie glitter con ombretti incorporati di vetro frantumato illuminante. Imbarazzante. Chimeriche lenzuola opache come carne di morto. Non mi districo. Non mi districo. Amori tossici. Questo non è un amore vero. È un buco perverso. Bulbi rovesciati e vulve troppo aperte. Questo non è amore vero. Labbra che si spezzano . E scivolare nel ventre appena insieme ad una goccia. Rappresa allo stomaco come un grumo non sono assorbita.
Ok. Dico riprenditi.
Stanotte niente luna. Il quadrato di cielo che la finestra della mia stanza ritaglia è cosparso di stelle: grumi di zucchero sfuggiti alla mano di un pasticcere distratto per glassare un'infinita torta viola.
Sono le tre e venticinque di una domenica sorridente.
Il ragazzo di questa sera era incredibilmente magro e bianco. Penso alla sua pelle senza peli. Vomito un po’ e bevo dal cartone del latte. Ha la mia età e so già che non lo rivedrò, scrive poesie mediocri e parla troppo. E troppo in fretta. Io gli dico calmati, sta calmo, rilassati. Lui mi offre da bere e dice vieni in bagno. Sorrido. Sta pensando che sono bella quando sorrido. Dico ok, ti raggiungo. Per un momento leggo i sottotitoli, dicono noia noia e noia. Lui mi aspetta alterato dalle luci blu dei cessi e quando mi vede arrivare è già gonfio. Mi bacia ed il suo alito puzza di vermut. Quant'è bella giovinezza. La scena dopo lui è fuori depresso ed io sono piegata sul bordo del water a vomitare.
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Nemmeno la mattina respira.
Sento i latrati di cani che litigano lontano ed una festa nella casa di sconosciuti a fianco alla mia: risatine, urla, commentano voti, voti e voti a intervalli di vacanze in riviera e risatine monotimbro. Universitari. Sbornia post esame di analisi matematica che dura fino all’alba perché lunedì è un nuovo giorno.
Ditemi che cosa dovrei fare. Non ho mai sonno alle tre del mattino, in TV i Ragazzi del muretto, tutti dormono, fuori è pieno di stronzi. Penso non c’è proprio niente da fare. Leggo qualche pagina del De rerum a intervalli di vuoto. Chiudo gli occhi sdraiata sul letto disfatto. Percorro con le dita sudate i ricami floreali del materasso: immagino prati verde acido e innocenti, piccole margherite. Le margherite sono vergini bianche ed il verde è troppo verde. Margherite e acido. Il verde non è pulito. Chiudo gli occhi.
Stupri pop art.

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